Sistema sanitario regionale, la Cgil: “Servono progetti concreti, non promesse”

Pordenone — La Cgil Friuli Venezia Giulia solleva dubbi sulle linee di gestione del servizio sanitario 2026, recentemente rese disponibili dalla giunta regionale. Il segretario regionale Michele Piga apprezza l’apertura al confronto e il richiamo al rafforzamento della sanità territoriale, ma denuncia mancanza di indicazioni operative e obiettivi concreti per le Aziende sanitarie.

di Monia Settimi

Secondo Piga, le affermazioni di principio sul potenziamento dei distretti, dei consultori, dei servizi di salute mentale e dell’assistenza domiciliare restano largamente teoriche. In sette anni di governo regionale, questi settori sono stati ridimensionati, mentre gli ospedali hanno affrontato liste d’attesa interminabili e tentativi fallimentari di esternalizzazione.

La Cgil evidenzia anche l’assenza di un reale riordino della rete ospedaliera e di indicazioni sul ruolo del privato nella gestione dei servizi sanitari. Mancano riferimenti concreti al Pnrr, nonostante il 2026 rappresenti l’anno di chiusura della relativa progettualità, e le Case della Comunità sono citate senza obiettivi misurabili o scadenze precise. Un altro nodo cruciale riguarda la carenza di personale, con obiettivi di aumento dell’attività fissati in settori già sotto pressione, senza alcuna previsione di nuove assunzioni. In sostanza, il lavoro degli operatori pubblici rischia di rimanere sovraccarico, con modalità che ricordano il lavoro a cottimo.

Secondo la Cgil, mancano anche indicatori chiari su temi come popolazione fragile, ricoveri ripetuti, appropriatezza delle cure, qualità dei servizi privati, mappatura dei bisogni socio-sanitari e lavoro di squadra multidisciplinare. Anche le recenti inaugurazioni di strutture innovative vengono viste con cautela: spesso si tratta di servizi già esistenti presentati sotto un nuovo nome. In sintesi, la Cgil Fvg chiede alla Regione di passare dai principi generali a progetti concreti, con risorse adeguate e strategie operative efficaci, per affrontare i nodi reali del sistema sanitario regionale.