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Una casa chiamata dolore: al Teatro Verdi la “Lettera a Gadda” tra poesia e teatro

Pordenone (martedì, 29 aprile 2025) – Martedì 6 maggio il Ridotto del Teatro Verdi di Pordenone ospiterà un evento capace di fondere letteratura, teatro e poesia in un’unica, intensa esperienza scenica: “Lettera a Gadda”, una lettura drammatizzata che rende omaggio al genio e al tormento di Carlo Emilio Gadda. L’iniziativa, primo appuntamento del 2025 per il ciclo “martedìpoesia” promosso dalla Fondazione Pordenonelegge.it, si inserisce tra le attività più suggestive della Pordenone Poesia Community, con il sostegno del Comune di Pordenone e del Teatro Verdi.

di Monia Settimi

L’incontro sarà un’immersione poetica ispirata al romanzo “La cognizione del dolore”, in particolare alla casa di Lukones, trasfigurazione letteraria della villa di Longone costruita dal padre dello scrittore. Quel luogo, simbolo di tensioni familiari e sofferenze interiori, diventa sulla scena lo spazio metaforico in cui il dolore non è solo esperienza privata, ma percorso di consapevolezza e trasformazione.

I testi letti sono frutto di un lavoro collettivo firmato da Daniele Berto, Maria Luisa Calabretto, Francesca Callegari, Barbara Floreancig, Ilaria Pacelli e Lino Roncali: sei voci poetiche che dialogano idealmente con Gadda e con il protagonista del suo romanzo, Gonzalo. Le parole si rincorrono tra eco letterarie e riflessioni personali, dando forma a una narrazione corale in cui la poesia non consola, ma illumina.

A dare corpo e ritmo alla scena sarà Mattia Lanteri, attore e cantante con una lunga carriera tra musical e operette, che qui firma la regia. Lanteri trasforma la lettura in un vero e proprio momento teatrale, dosando tensione e delicatezza, e costruendo un’esperienza carica di emozione, capace di avvicinare lo spettatore all’intensità della parola scritta e parlata.

“Lettera a Gadda” non è soltanto un omaggio a uno degli scrittori più complessi del Novecento, ma un invito a riflettere sul dolore come luogo abitato, come memoria collettiva, come spazio linguistico. Un’occasione unica per ascoltare la voce della poesia nel suo dialogo più urgente con l’esistenza.

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Last modified: Aprile 29, 2025
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