Pordenone (lunedì, 26 maggio 2025) – Mauro Corona torna a far parlare di sé con un messaggio potente e controcorrente: per essere davvero liberi, bisogna imparare a diventare antipatici. Una provocazione solo in apparenza, che lo scrittore e scultore di Erto ha affidato ai social, in occasione della riedizione da parte di Mondadori del suo primo racconto, Il soffio del gallo forcello, a trent’anni dalla pubblicazione.
di Monia Settimi
«La gente pretende, si aspetta sempre qualcosa. Ma dire “non ho voglia” diventa un affronto, anche tra amici. E allora che amicizia è, se si regge solo sull’obbligo?» spiega Corona, che si rifà al pensiero di Yamamoto Tsunetomo, autore del celebre Hagakure, il manuale etico dei samurai del 1700. «La vita è breve come un sogno – scriveva Yamamoto – e sprecarla a fare ciò che non piace è pura follia.»
Corona rilancia: «Viviamo come romanzi con un solo finale. Non esiste una seconda edizione. Chi vive controvoglia si sta già perdendo. Molla!».
Un invito a vivere secondo i propri valori, anche a costo di sembrare scomodi. Una riflessione che da Erto arriva forte fino a Pordenone, dove il pensiero dello scrittore continua a stimolare, dividere e ispirare.
Corona, ancora una volta, mette al centro la libertà interiore, quella che – secondo lui – richiede coraggio, solitudine e la forza di scegliere se stessi.
Last modified: Maggio 26, 2025