Pordenone (sabato, 14 giugno 2025) – “Approvato il decreto sicurezza, ma chi aggredisce le forze dell’ordine viene rimesso in libertà. È inaccettabile” – così tuona il deputato di Fratelli d’Italia Emanuele Loperfido, deciso a portare in Parlamento il caso dell’aggressione avvenuta lunedì 9 giugno al parco Galvani, nel cuore di Pordenone.
di Monia Settimi
Protagonista dell’episodio un giovane di 27 anni, cittadino straniero, sorpreso a dormire nei pressi del Palazzo del Fumetto. Quando gli agenti lo hanno svegliato per un controllo, l’uomo avrebbe reagito con violenza, colpendo con calci e pugni quattro agenti della polizia locale, ferendone uno al volto. Arrestato in flagranza per resistenza a pubblico ufficiale, è stato tuttavia rimesso in libertà pochi giorni dopo, nonostante il parere contrario della Procura.
Una decisione che ha sollevato un’ondata di sdegno. Loperfido non ci sta: “Abbiamo varato norme più dure per chi alza le mani contro le divise, eppure a Pordenone succede il contrario: chi aggredisce le forze dell’ordine viene lasciato andare. Qualcosa non torna”, afferma.
Anche dal governo arrivano segnali di irritazione: il ministro Francesco Lollobrigida definisce “vergognoso” l’atteggiamento di “una certa parte della magistratura”.
Nel frattempo, i quattro agenti coinvolti sono stati ufficialmente premiati per il sangue freddo dimostrato durante l’intervento. Ma l’eco del caso ha ormai superato i confini locali: con l’interrogazione annunciata, il tema finirà dritto sui banchi di Montecitorio.
Last modified: Giugno 14, 2025