Pordenone — Il viaggio cinematografico di Bonifacio Angius fa tappa in Friuli-Venezia Giulia. Dopo la presentazione alla Mostra del Cinema di Venezia, dove ha conquistato il Premio Lizzani, arriva in sala Confiteor – Come scoprii che non avrei fatto la rivoluzione, il nuovo film del regista sardo che mescola ironia, rabbia e poesia in un racconto profondamente umano.
di Monia Settimi
L’opera sarà proiettata martedì 4 novembre al Cinema Visionario di Udine e mercoledì 5 novembre al Cinemazero di Pordenone, con la presenza di Angius che incontrerà il pubblico al termine delle proiezioni.
Confiteor è un film che si confessa già dal titolo: un autoritratto ironico e spietato, dove l’autore mette a nudo le proprie fragilità e i sogni infranti di una generazione che voleva cambiare il mondo, ma ha dovuto imparare a convivere con la disillusione. Nel cast, accanto al regista, ci sono Edoardo Pesce, Michele Manca, Massimiliano Nocco e Geppi Cucciari in un cameo sorprendente.
Prodotto da Il Monello Film, Mosaicon Film e la casa polacca Agresywna Banda, con il contributo della Regione Sardegna e della Sardegna Film Commission, il film attraversa il confine tra commedia e dramma come una linea sottile e inevitabile: si ride, ci si commuove, e poi si ride di nuovo.
Il protagonista, Gianmaria, cresce in una famiglia che sembra un piccolo universo: zii, nonni e cugini chiusi nello stesso palazzo, tra affetto, nevrosi e memorie condivise. È un mondo sospeso, tenero e crudele, dove la normalità si confonde con la follia e ogni gesto diventa un frammento di verità.
Con Confiteor, Angius — già autore di Perfidia, Ovunque proteggimi e I giganti — firma la sua opera più intima, un film che racconta la violenza sottile dei sentimenti, la malinconia del tempo che passa e l’impossibilità, forse, di cambiare davvero le cose.
Una “non rivoluzione” che diventa confessione collettiva, specchio di chi guarda e si riconosce.
Last modified: Novembre 3, 2025
