Pordenone (martedì, 17 giugno 2025) – Un grido d’allarme quello lanciato in consiglio comunale dai consiglieri di Il Bene Comune, Stefano Zanut e Carla Manzon, che tornano a puntare il dito sul sistema di elisoccorso cittadino. Nel mirino, la piazzola di atterraggio provvisoria dell’ex aerocampo in Comina, attualmente utilizzata per le emergenze sanitarie più gravi.
di Monia Settimi
Una soluzione, denunciano, che non regge: “Non è una vera elisuperficie, ma solo un’area di appoggio, come ce ne sono altre sul territorio”, spiegano. Intanto, l’unica struttura attrezzata in città – quella sul padiglione C del vecchio ospedale – è ormai in disuso da tempo, mentre nel nuovo presidio ospedaliero non è stata nemmeno prevista una piazzola dedicata.
Secondo Zanut e Manzon, il risultato è un sistema inefficiente e penalizzante: ogni trasferimento in elicottero comporta un tragitto in ambulanza di sei chilometri, andata e ritorno, tra l’ospedale e la Comina. “Un carico di lavoro insostenibile per medici e infermieri”, denunciano, “che devono operare a chilometri di distanza, in mezzo a un campo senza alcuna struttura sanitaria d’appoggio”.
I consiglieri chiedono chiarezza: “Perché la vecchia elisuperficie è abbandonata nonostante i costi sostenuti per realizzarla?”. E soprattutto, quando verranno attivate le procedure per renderla di nuovo operativa?
L’interrogativo si inserisce nel più ampio dibattito sui ritardi legati al trasferimento completo nel nuovo ospedale, ma tocca un tema cruciale: l’efficienza del soccorso in emergenza, un pilastro imprescindibile di ogni sanità moderna. “Non possiamo parlare di eccellenza se manca una base logistica per l’elisoccorso”, concludono.
La proposta è chiara: riattivare l’elisuperficie dell’ospedale. Il tempo – e le emergenze – non aspettano.
Last modified: Giugno 17, 2025
