Scritto da 11:13 pm Pordenone, Politica, Top News

Fedriga incontra Meloni: tregua politica, ma la crisi resta sullo sfondo

Pordenone (giovedì, 22 maggio 2025) – Nessuna dichiarazione esplosiva, niente conferme sul terzo mandato, nessun commento sulle tensioni interne. L’incontro tra Massimiliano Fedriga e Giorgia Meloni a Palazzo Chigi è sembrato più una tregua che una risoluzione. Per un’ora il presidente del Friuli Venezia Giulia e la premier hanno parlato soprattutto di sanità, mettendo da parte le bordate delle ultime settimane. “Io voglio risolvere i problemi, non alimentare polemiche”, ha detto Fedriga uscendo, lasciando chiusa la valigia carica di richieste e critiche.

di Monia Settimi

Al centro del colloquio, il Piano sanitario nazionale – assente dal 2008 – e il decreto sulle liste d’attesa, su cui Fedriga ha annunciato un imminente incontro con il ministro Schillaci. Si è discusso di criteri chiari per i poteri sostitutivi e di come evitare commissariamenti lunghi e inefficaci. Politicamente, però, il presidente regionale torna a casa senza concessioni apparenti: né rassicurazioni sul futuro né segnali pubblici contro l’attacco del ministro Ciriani, che nei giorni scorsi ha messo nel mirino la sanità pordenonese.

Il vertice romano sembra aver calmato le acque, ma non risolto la crisi. Fedriga ha annunciato che convocherà a breve un summit di maggioranza per tentare di ricomporre lo strappo con Lega e Forza Italia. Ma la partita del rimpasto è ancora tutta da giocare, con un equilibrio precario e il peso politico del governatore apparso in calo.

Fratelli d’Italia ne esce più compatto e rafforzato. I suoi assessori non hanno riconsegnato le deleghe e il coordinatore Rizzetto ha mantenuto toni concilianti. All’opposto, Forza Italia accusa il contraccolpo per aver sposato la linea leghista sul terzo mandato, irritando anche i vertici nazionali. L’assessore Riccardi, protagonista discusso del comparto Sanità, ora si trova sotto pressione politica e mediatica, con Ciriani sempre più ingombrante.

Dall’opposizione piovono critiche. Patto per l’Autonomia parla di “farsa mal recitata”, mentre il centrosinistra accusa Fedriga di essere tornato a mani vuote da Roma. Il Movimento 5 Stelle punta il dito sul mancato dibattito sui veri nodi della crisi: dal terzo mandato al rilancio della sanità pubblica.

La sensazione è che si sia solo preso tempo. La crisi non è risolta, solo congelata. E il nodo politico resta stretto attorno al futuro di Fedriga e agli equilibri sempre più tesi all’interno della maggioranza friulana.

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Last modified: Maggio 22, 2025
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