Aviano (venerdì, 27 giugno 2025) – C’è chi passa la vita a guardare e chi, invece, sceglie di agire. Franco e Carmen Gallini appartengono alla seconda categoria: quella di chi, di fronte al dolore, non chiude gli occhi ma costruisce rifugi. È grazie a loro se oggi il Centro di Riferimento Oncologico di Aviano (CRO) e la Via di Natale non sono solo luoghi, ma simboli concreti di accoglienza, speranza e dignità.
di Monia Settimi
La storia di questa coppia straordinaria parte da un’intuizione visionaria di Franco, scomparso nel 2002 ma ancora vivo nella memoria di migliaia di persone. Fu lui a immaginare un luogo dove chi affronta la malattia – e i loro familiari – potesse trovare non solo cure, ma calore umano. Una visione che Carmen Gallini ha custodito e trasformato in realtà.
Nel tempo, oltre 50 mila persone sono passate dalla Via di Natale, trovando un letto, una mano tesa, un po’ di respiro nel mezzo della tempesta. Un numero impressionante che racconta più di qualsiasi statistica la grandezza silenziosa di un gesto d’amore.
Proprio per il suo impegno instancabile, Carmen ha ricevuto il Premio Renza Zanon, riconoscimento promosso da Volontari e Amici di Prendersi Cura ODV e da Andos, in memoria di un’altra donna coraggiosa che ha lottato in prima linea contro il tumore al seno.
Nel suo racconto, Carmen non celebra se stessa, ma il sogno di Franco: “Volevamo dare un senso diverso alla parola ‘malattia’, farla uscire dagli ospedali e riportarla tra le persone, con umanità.” E ci sono riusciti. Non con proclami, ma con muri che accolgono e cuori che resistono.
Oggi, la loro storia continua. Non nei titoli di coda, ma in ogni persona che varca la soglia della Via di Natale trovando lì un abbraccio che vale più di mille cure. Un esempio raro di come una visione possa diventare realtà, e di come l’amore, se condiviso, possa fare miracoli.
Last modified: Giugno 27, 2025