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“I boschi di Emma”: un’associazione che fa fiorire il ricordo in difesa della natura

Pordenone (domenica, 1° giugno 2025) – “I boschi di Emma” è la nuova associazione di volontariato nata per onorare la memoria di Emma Cadelli, giovane ragazza scomparsa prematuramente a soli 20 anni. Quello che era un progetto nel cuore dei suoi genitori, Stefano Cadelli e Barbara Piccinin, oggi prende vita come gesto d’amore e impegno concreto verso l’ambiente, trasformando il dolore in speranza e azione.

di Monia Settimi

Emma, studentessa di Chimica all’università Paris-Saclay e cresciuta al Collegio Pio X di Treviso, ha sempre mostrato un legame autentico con la natura, prendendosene cura con attenzione e rispetto. La sua visione del mondo, fatta di sensibilità, compassione e cura per ogni essere vivente, diventa oggi la spina dorsale di un’associazione che porta il suo nome e il suo spirito.

“I boschi di Emma” si propone di riqualificare aree trascurate, recuperare spazi abbandonati e trasformarli in polmoni verdi, dove l’equilibrio tra uomo e natura possa rifiorire. Al centro del progetto c’è la volontà di ricucire il legame tra comunità umane e paesaggio naturale, restituendo valore e vitalità ai luoghi dimenticati.

Con interventi mirati di riforestazione, la creazione di corridoi ecologici e l’uso di tecniche innovative di semina, l’associazione punta alla rigenerazione della biodiversità e alla tutela della fauna locale, costruendo rifugi per piccoli animali e ambienti in cui la natura possa respirare e crescere.

La forza de “I boschi di Emma” sta anche nella sua apertura: volontari, enti pubblici e altre realtà no profit sono invitati a collaborare per creare una rete attiva e appassionata. Le sue tre parole guida – benessere, biodiversità e futuro – racchiudono un messaggio semplice e potente: fare memoria significa seminare vita.

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Last modified: Giugno 1, 2025
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