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Jazz & Wine of Peace 2025: un sabato tra note, confini e calici

Pordenone — Un giorno, mille suoni. Sabato 25 ottobre, il Jazz & Wine of Peace 2025 entra nel vivo e trasforma il Collio — tra Italia e Slovenia — in un laboratorio di contaminazioni musicali, dove jazz, vino e storie si intrecciano in un’unica armonia.

di Monia Settimi

Dal minimalismo sognante della pianista greca Tania Giannouli al groove visionario dei Calibro 35, passando per le sperimentazioni acustiche del trio Relevé, la giornata è un viaggio sonoro che attraversa confini, linguaggi e generazioni.

La mattinata si apre alle 11.00 al Kulturni Dom di Nova Gorica, con Tania Giannouli Trio, formazione cosmopolita che unisce Jean Paul Estiévenart alla tromba e Kyriakos Tapakis all’oud, antico strumento orientale. Il loro dialogo tra Occidente e Medio Oriente dà vita a un suono sospeso tra intimità e mistero, dove il jazz incontra la poesia delle radici.

Alle 13.00, stesso palco, spazio alla creatività giovane con “Brulicare”, il concerto conclusivo del workshop diretto dal sassofonista e compositore Dan Kinzelman insieme agli improvvisatori del Conservatorio Tartini di Trieste. Una jam collettiva che mescola strumenti, idee e libertà sonora.
A seguire, la presentazione del podcast “Sikter”, firmato dal giornalista Rodolfo Toè per Il Post: un racconto intenso sulla Sarajevo degli anni Novanta e sulla musica come resistenza, accompagnato dalle immagini del fotografo Massimo Sciacca.

Nel pomeriggio, sold out annunciato per il concerto delle 15.00 a Villa Codelli, dove il trio Relevé – con Anaïs Drago, Federico Calcagno e Max Trabucco – porta sul palco un universo di timbri acustici ed elettronici intrecciati in perfetto equilibrio tra scrittura e improvvisazione.

Alle 18.30, la scena si sposta in Slovenia, a Vila Vipolže, con la band Y-OTIS guidata dal sassofonista svedese Otis Sandsjö. Il gruppo disegna un “jazz liquido” che fluttua tra elettronica, hip hop e funk: un suono in continua evoluzione, pulsante e imprevedibile.

La serata culmina alle 21.30 al Teatro Comunale di Cormons con un nome cult: Calibro 35. La band, ormai leggenda del jazz-funk cinematografico, presenta “Exploration”, un viaggio tra colonne sonore e brani originali che rende omaggio a giganti come Herbie Hancock, Piero Umiliani e Roy Ayers.

Tra un concerto e l’altro, spazio al gusto con due Jazz & Taste d’eccezione:

  • Natalia Abbascià alle 13.00 a Borgo Gradis’ciutta, con un set che intreccia folk, classica e improvvisazione;
  • Silvia Bolognesi alle 16.30 alla cantina Klanjscek, con un toccante solo dedicato al musicista Mauro Bardusco.

E per chi non vuole far calare il sipario troppo presto, gran finale alle 23.00 all’Enoteca di Cormons, dove il dj Andrea Passenger — colonna del Jazz:Re:Found Festival — trasforma la notte in un viaggio nella black music, dal soul al funk più profondo.

Il Jazz & Wine of Peace continua a essere un festival unico nel suo genere: qui la musica non si ascolta soltanto, si degusta, come un vino che cambia con la luce e con il tempo. Sul confine tra Italia e Slovenia, la pace ha un suono. Ed è jazz.

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Last modified: Ottobre 24, 2025
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