Porcia (martedì, 27 maggio 2025) – C’è un’arte che si guarda, un’altra che si ascolta. Poi c’è quella che si sfiora, si annusa, si assapora. È questo il linguaggio profondo e multisensoriale con cui Laura Toffoli continua il suo “viaggio con il cuore”, approdato alla quarta tappa: il Casello di Guardia di Porcia, dal 23 maggio al 1° giugno. Un’esposizione che abbatte barriere e accende emozioni, coinvolgendo anche chi vede e sente solo con l’anima.
di Monia Settimi
La mostra, intitolata “Il Cuore… Viaggia con l’Arte”, fa parte del Progetto-LUCE, un’iniziativa ideata e fortemente voluta da Toffoli per rendere l’arte accessibile a tutti, inclusi non vedenti, ipovedenti e sordi. Non si tratta solo di opere da osservare, ma di esperienze da vivere con tutti e cinque i sensi. Un’immersione nel colore, nel suono, nella parola e persino nel gusto, pensata per aprire spazi di bellezza anche dove la luce non arriva.
Esposte, le opere di dodici artisti e artiste che hanno dato corpo a questo sogno collettivo: Paola Bet, Mirella Camarotto, Maria e Nica Degan, Mauro e Shira Fornasier, Alessandra Gusso, Graziella Nespolo, Manuela Poggioli, Sabina Romanin, Maria Teresa Vaccher e Marie Vartabedian. Tra pitture e una scultura, ogni lavoro è una tessera di un mosaico sensibile e inclusivo.
L’inaugurazione è stata molto più di un taglio del nastro: un evento performativo dove poesia, musica e voce hanno creato un’atmosfera vibrante. Le poesie di Laura Toffoli, lette da lei stessa insieme a Mariano Salvatore, Mery Brandimarte e Giovanna Consalvo, hanno trovato risonanza nelle note della fisarmonica di Alessandra Gusso. Presenti anche le istituzioni, con il sindaco Marco Sartini, l’assessore Lorena Blarasin, rappresentanti di UICI, ENS, FIDAPA e tante figure della cultura locale.
Annamaria Poggioli, che ha curato la presentazione, ha definito l’intero progetto «un esempio di come l’arte possa farsi etica, inclusione, emozione». E ha aggiunto: «Questa mostra arriva davvero al cuore, anche di chi il mondo lo percepisce in modo diverso». A testimoniarlo anche l’intervento della professoressa Stefania Cuccarollo, che ha sottolineato l’importanza dell’empatia nel costruire un’arte senza barriere, capace di accogliere tutte le sensibilità.
L’evento è stato tradotto in LIS, la lingua dei segni italiana, grazie all’interprete Elena Perazzato, e arricchito dall’intervento di Annamaria Avellina, esperta di medicina naturale, che ha raccontato il legame profondo tra arte e nutrimento sensoriale, tra colore e sapore.
Con tenacia, delicatezza e visione, Laura Toffoli continua a camminare con il suo cuore dentro l’arte, aprendo strade dove prima c’erano ostacoli. E all’orizzonte già si intravede la prossima tappa: Trieste.
Un viaggio a piccoli passi, ma con il battito grande di chi vuole portare la bellezza davvero a tutti.
Last modified: Maggio 27, 2025