San Giorgio della Richinvelda (giovedì, 29 maggio 2025) – Un sistema illecito ben rodato, che ha coinvolto quasi 50 lavoratori tra il 2020 e il 2023, è stato smascherato dalla Guardia di Finanza di Spilimbergo all’interno di un’azienda vitivinicola del Rauscedano. L’imprenditore ora rischia una multa fino a 500.000 euro.
di Monia Settimi
Durante un’attività di controllo sul territorio, i finanzieri hanno passato al setaccio conti, documentazione interna e movimenti bancari dell’impresa, specializzata nella coltivazione e produzione di uva e vino. I numeri emersi dall’indagine parlano chiaro: 22 lavoratori in nero e 25 irregolari, molti dei quali retribuiti tramite assegni o bonifici senza una regolare posizione contrattuale.
In particolare, i 22 “fantasmi” del lavoro erano completamente sconosciuti agli enti, mai segnalati al Centro per l’Impiego, mentre gli altri 25, pur formalmente assunti, ricevevano compensi extra non dichiarati, in aggiunta alle ore previste dal contratto. Un doppio canale retributivo pensato per aggirare il fisco e ridurre i costi del lavoro.
Le Fiamme Gialle hanno così emesso una “maxi sanzione con diffida”, che potrebbe raggiungere i 496.800 euro, oltre a un recupero per ritenute fiscali non versate pari a oltre 41.000 euro.
Il caso si inserisce in un fenomeno più ampio: dall’inizio del 2025, solo nel Friuli Occidentale sono stati scoperti 156 lavoratori in nero e 67 irregolari, con 102 datori di lavoro sanzionati e 36 richieste di sospensione dell’attività. Una fotografia preoccupante che mette in luce quanto il sommerso sia ancora una piaga da estirpare nel mondo agricolo e oltre.
Last modified: Maggio 29, 2025