Pordenone (giovedì, 22 maggio 2025) – Nel mese di aprile 2025, i Carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Pordenone, insieme ai militari del Comando Provinciale, hanno passato al setaccio decine di aziende nei settori della ristorazione e dell’agricoltura. Il bilancio? Oltre 100 mila euro di sanzioni e gravi violazioni accertate in materia di salute, sicurezza e diritti dei lavoratori.
di Monia Settimi
Nel mirino degli ispettori sono finiti diversi esercizi commerciali. In un ristorante etnico, due diversi gestori – succedutisi in meno di un anno – sono stati sanzionati per aver sottodichiarato le ore lavorative in busta paga e aver retribuito il resto “in nero”. Un sistema che danneggia i lavoratori, riducendo tutele come pensioni e indennità. E non è finita: in entrambi i casi è emersa anche l’assenza di formazione obbligatoria, visite mediche di idoneità e il DVR (Documento di Valutazione dei Rischi), fondamentale per la sicurezza in azienda.
Un altro datore di lavoro è stato multato per aver impiegato personale senza alcuna formazione in materia di sicurezza, violando così il Testo Unico sulla Sicurezza.
Anche l’agricoltura non è uscita indenne dai controlli: una ditta è stata colta in flagrante per le stesse mancanze, con lavoratori privi della formazione minima necessaria a operare in ambienti spesso ad alto rischio.
Oltre alle ammende amministrative, è stata accertata un’evasione contributiva di circa 18.000 euro, cifra che pesa tanto sul piano economico quanto su quello etico.
I Carabinieri ribadiscono: “La tutela della sicurezza sul lavoro non è un optional, ma un diritto fondamentale. La prevenzione parte dal rispetto delle regole.”
Last modified: Maggio 22, 2025