Pordenone (venerdì, 13 giugno 2025) – Il fiume Livenza torna al centro dell’attenzione, ma stavolta per una grave emergenza ambientale. Le ultime analisi di Legambiente Veneto, effettuate in collaborazione con l’Arpav, rivelano la presenza di pfas, glifosate e livelli allarmanti di Escherichia coli in diversi tratti del corso d’acqua nella sua parte veneta.
di Monia Settimi
Cinque i punti monitorati tra maggio e giugno nei comuni di Navolè di Gorgo al Monticano, Motta di Livenza, San Stino di Livenza, Colmello Albano e Caorle. I dati sono preoccupanti: oltre 9.200 MPN/100 mL di Escherichia coli a valle della confluenza con il Monticano, una soglia ben oltre i limiti raccomandati. Secondo Legambiente, la causa va ricercata in scarichi civili non adeguatamente trattati, che riversano nel fiume carichi inquinanti ancora troppo elevati.
A raccogliere l’allarme è Mauro Capozzella, referente del Movimento 5 Stelle in provincia di Pordenone: “Servono controlli immediati e azioni concrete per salvaguardare uno dei corsi d’acqua più preziosi del Friuli Venezia Giulia. I contaminanti arrivano da monte, anche dal territorio friulano. Entro fine anno – aggiunge – saranno diffusi i dati su pfas e glifosate”.
Il monitoraggio rientra nel progetto “Operazione Fiumi”, attivo dal 2021 per affiancare le analisi ufficiali con controlli ambientali più capillari. Tra i problemi emersi, anche plastiche e rifiuti accumulati lungo le sponde, simbolo di un degrado che non può più essere ignorato.
Last modified: Giugno 13, 2025
