Pordenone (giovedì, 12 giugno 2025) – Un destino crudele ha interrotto troppo presto la corsa di Matteo Doretto, giovane talento pordenonese del rally. Aveva solo 21 anni e un futuro luminoso davanti, ma mercoledì 11 giugno la sua vita si è spezzata durante una sessione di test pre-gara in Polonia, dove si preparava all’Orlen Rally, tappa valida per il Campionato Europeo FIA.
di Monia Settimi
L’incidente è avvenuto nei pressi di Elganowo, quando, al volante della sua Peugeot 208 Rally4, Matteo ha perso il controllo della vettura, uscita di strada e schiantatasi contro un albero. Con lui c’era il copilota Samuele Pellegrino, che è riuscito a uscire dall’auto con le proprie forze, ferito ma cosciente. Per Matteo, invece, ogni soccorso si è rivelato inutile. I vigili del fuoco lo hanno estratto dall’abitacolo e i sanitari hanno tentato il possibile, ma non c’è stato nulla da fare.
Matteo non era solo una giovane promessa: era già una realtà dell’automobilismo tricolore. Originario di Azzano Decimo, nel 2024 aveva conquistato il titolo italiano al Campionato Italiano Assoluto Rally accanto a Marco Frigo. Alla recente edizione del Rally di Piancavallo aveva dominato in ben tre categorie, dimostrando talento, sangue freddo e un cuore che batteva forte per le corse.
Aveva scelto di mettersi in gioco anche a livello europeo, entrando nel programma giovanile del FIA ERC con ACI Team Italia. Insieme ad Andrea Budoia, al V-Híd Rally in Ungheria, aveva centrato un podio nella categoria Junior. “Un weekend intenso”, aveva scritto, orgoglioso, sui social. Era felice, concentrato, affamato di traguardi.
La sua morte ha lasciato un vuoto profondo non solo tra familiari e amici, ma nell’intero ambiente sportivo e nella comunità regionale. Il presidente del Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, ha parlato di una perdita che “addolora profondamente”, ricordando in lui un esempio di determinazione e passione sportiva. Parole toccanti anche dal vicepresidente regionale Mario Anzil e dal sindaco di Pordenone, Alessandro Basso, che lo ha descritto come “un ragazzo generoso, con lo sguardo rivolto al futuro e il cuore colmo di amore per il rally”.
Anche il segretario provinciale del Partito Democratico, Fausto Tomasello, ha voluto rendere omaggio a Matteo, definendolo “una bella speranza del motorsport” e ricordando come il suo sogno si sia spezzato proprio mentre lo inseguiva, con coraggio e dedizione.
Matteo Doretto se n’è andato troppo presto, nel pieno di una carriera che stava appena iniziando a brillare. Il rombo dei motori e la polvere delle speciali continueranno a parlare di lui. Perché certe passioni non muoiono mai: restano impresse nell’asfalto e nella memoria di chi le ha vissute con tutto sé stesso.
Last modified: Giugno 12, 2025