Pordenone (sabato, 21 giugno 2025) – Una vittoria per la libertà di espressione scientifica arriva dal Friuli: il pediatra Giorgio Cuffaro è stato prosciolto dalla denuncia per diffamazione legata alle sue critiche sui protocolli delle terapie domiciliari Covid. Il giudice ha riconosciuto che il suo intervento sui social è stato un esercizio legittimo del diritto di critica, senza alcun intento diffamatorio.
di Monia Settimi
Nonostante il risultato positivo in tribunale, le battaglie legali non sono finite: Cuffaro si trova a dover affrontare spese legali significative, che superano i 13mila euro tra penale e civile. Per far fronte a questo onere ha lanciato una campagna di raccolta fondi online, che ha già raccolto più di 5.000 euro. Il medico sottolinea che la raccolta non è solo una questione economica, ma una battaglia per difendere la scienza, la salute pubblica e il diritto di pensiero critico.
La sua determinazione è chiara: “Non è giusto che chi si schiera per la verità debba pagare un prezzo così alto, in termini economici e personali.” Se la raccolta eccederà le spese, Cuffaro ha annunciato che donerà il surplus all’Hospice Pediatrico di Padova, una struttura di eccellenza diretta dalla professoressa Franca Benini.
La vicenda ha acceso un dibattito acceso sulla libertà di parola e sul confronto scientifico, attirando un crescente sostegno online. Il caso Cuffaro rappresenta oggi un simbolo di resistenza per chi, con coraggio, mette in discussione le verità ufficiali senza paura di pagare il prezzo più alto.
Last modified: Giugno 21, 2025
