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Pordenone celebra i suoi eroi silenziosi: l’estate del dono che salva vite

Pordenone (venerdì, 20 giugno 2025) – C’è un cuore che batte forte in provincia di Pordenone, ed è quello dei donatori di sangue. In occasione della Giornata Mondiale del Donatore, celebrata il 14 giugno, le associazioni AVIS e AFDS hanno scelto di non limitarsi a un solo giorno, ma di trasformare l’intera estate in un lungo tributo alla generosità.

di Monia Settimi

La data non è casuale: ricorda la nascita di Karl Landsteiner, lo scienziato che ha scoperto il sistema dei gruppi sanguigni, rivoluzionando la medicina trasfusionale. Oggi, oltre un secolo dopo, il suo gesto continua a vivere attraverso migliaia di persone che scelgono di donare.

Per ringraziare chi offre il proprio sangue e tempo, AVIS e AFDS hanno in serbo un dono simbolico per ogni donatore: una borsa speciale e un piccolo vademecum con dieci regole per una vita sana. Un gesto che parla non solo di salute, ma anche di comunità, di responsabilità e di stile di vita consapevole.

Nel 2024, la provincia di Pordenone si è distinta con numeri impressionanti: su 59.000 donazioni di sangue intero in Friuli Venezia Giulia, 13.800 sono arrivate da qui, pari al 23% del totale regionale. Ma è sul fronte della donazione di plasma e piastrine che il territorio brilla ancora di più: 6.800 su 23.300 donazioni, ossia il 29% del totale.

Un risultato ottenuto grazie all’impegno del Dipartimento di Medicina Trasfusionale (DMT) dell’ASFO, che ha superato la media regionale con 21,9 donazioni di aferesi per mille abitanti, dimostrando una forte adesione e una macchina organizzativa rodata ed efficiente.

I numeri parlano chiaro anche nei singoli centri: Pordenone, San Vito, Aviano, Sacile e Spilimbergo hanno registrato migliaia di donazioni, contribuendo in modo decisivo all’autosufficienza regionale. Dal 2019 al 2024, la raccolta di plasma è cresciuta del 18%, segno di una consapevolezza sempre maggiore.

A supporto di tutto questo, c’è un elemento spesso invisibile ma determinante: il lavoro degli informatori associativi, oltre 60 volontari che accolgono, informano e motivano i donatori ogni giorno. Un esercito silenzioso ma presente, che ha coperto 1.052 giorni su 1.056 di apertura nei cinque centri, garantendo un supporto umano costante e prezioso.

«Abbiamo recuperato i numeri pre-pandemia – ha dichiarato il direttore del DMT Andrea Bontadinima ciò che colpisce è l’aumento delle donazioni di plasma. È il segno di una rete che funziona, fatta di volontari appassionati e cittadini informati, pronti a donare per produrre farmaci salvavita essenziali per migliaia di pazienti».

Pordenone, ancora una volta, dimostra che la solidarietà può essere organizzata, concreta e quotidiana. E mentre l’estate scorre, l’invito resta aperto a tutti: donare è un piccolo gesto che fa una grande differenza.

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Last modified: Giugno 20, 2025
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