Pordenone (martedì, 20 maggio 2025) – La prima seduta del nuovo consiglio comunale si è aperta con una protesta silenziosa ma carica di significato. Nel pomeriggio di lunedì 19 maggio, intorno alle 17 sotto la loggia del municipio, un gruppo di richiedenti asilo senza dimora ha manifestato pacificamente chiedendo un confronto diretto con il sindaco Alessandro Basso.
di Monia Settimi
La mobilitazione, sostenuta dalle associazioni Rete Solidale Pordenone e Associazione Immigrati, ha riportato sotto i riflettori la condizione di ventuno persone rimaste senza un tetto dopo la chiusura del dormitorio emergenziale di via San Daniele. La struttura, attiva durante i mesi invernali e gestita da Croce Rossa e Caritas diocesana, aveva offerto un riparo temporaneo a chi era in attesa di completare le pratiche burocratiche per la richiesta d’asilo.
“Abbiamo chiesto un incontro al sindaco già il 2 maggio, su indicazione del prefetto, ma non abbiamo ancora ricevuto alcuna risposta”, ha spiegato Luigina Perosa, attivista presente sul posto insieme a una delegazione dei migranti coinvolti.
Molti di loro vivono oggi senza documenti, senza reddito e senza prospettive, costretti a dormire all’aperto. Il prefetto Michele Lastella si è mostrato disponibile, ma secondo le associazioni serve un’azione condivisa, in cui anche l’amministrazione comunale faccia la sua parte.
Subito prima dell’inizio della seduta, dagli altoparlanti del municipio è stato diffuso l’inno nazionale, scelta voluta dal nuovo presidente del consiglio comunale, Francesco Ribetti, come segnale di apertura e solennità istituzionale.
Last modified: Maggio 20, 2025