Scritto da 6:52 pm Pordenone, Politica, Top News

Pordenone si scuote: il futuro con i comuni vicini passa da un vero progetto, non da una semplice “nuova provincia”

Pordenone (mercoledì, 25 giugno 2025) – Basta con la politica dei piccoli recinti! Il consigliere comunale Marco Salvador lancia una sfida potente: Pordenone deve riaprire il dialogo con i comuni limitrofi e farlo con un obiettivo chiaro, non con la solita nostalgia di una “nuova provincia” fine a se stessa. È questo il messaggio chiave emerso durante l’incontro pubblico “Oltre i confini comunali” svoltosi a Roveredo in Piano, una vera e propria chiamata all’azione per una collaborazione territoriale mai vista prima.

di Monia Settimi

Il 24 giugno, l’auditorium comunale si è trasformato in un laboratorio di idee, dove istituzioni e associazioni regionali hanno condiviso una visione nuova: abbattere i confini amministrativi per creare un sistema unito e competitivo. Come sintetizzato da Orazio Cantiello di Civica FVG, I confini diventano invisibili quando si lavora insieme”.

L’esempio? Ci sono già realtà che collaborano su temi fondamentali come i servizi pubblici e l’ambiente, ma questo non basta più. Per affrontare mercati sempre più agguerriti serve un salto di qualità: dialogo continuo e coordinamento forte tra comuni.

Salvador è lapidario: Non possiamo più ragionare come se ogni comune fosse un’isola isolata”. Pordenone, da capoluogo, deve tornare a essere il fulcro di un confronto strategico e concreto con il territorio circostante, un dialogo che si è perso da troppo tempo. La posta in gioco? Una regia condivisa per uno sviluppo non solo economico, ma anche politico e amministrativo del Friuli Occidentale.

Sul fronte delle sfide reali, Cristiano Pizzo, segretario regionale della CISL FVG, mette in luce due nodi fondamentali: energia e digitalizzazione. Solo due aziende su cinque dispongono di internet veloce, un gap che frena l’intero sistema. A questo si aggiungono le carenze di una pubblica amministrazione che deve diventare competitiva, aree industriali vecchie e inadatte e infrastrutture che non reggono il confronto con altri territori.Come vogliamo attrarre lavoro e investimenti se non siamo al passo coi tempi? si domanda Pizzo.

Serve quindi una nuova prospettiva, fatta di programmazione intelligente e strumenti efficaci per un territorio finalmente coeso. La domanda finale riguarda la possibilità di una nuova provincia: può essere la soluzione? Salvador risponde senza mezzi termini: “Non basta rifare l’ex EDR, serve una strategia ampia che sostenga soprattutto i comuni più piccoli e rilanci tutto il Pordenonese”.

In sintesi, Pordenone e i suoi dintorni si trovano davanti a un bivio: restare frammentati o costruire insieme un futuro solido e condiviso. La nuova provincia? Solo se sarà il simbolo di un progetto vero e ambizioso, capace di trasformare la collaborazione in crescita concreta per tutti.

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Last modified: Giugno 25, 2025
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