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Primo Maggio: Il Bene Comune rilancia l’urgenza di lavoro sicuro e stipendi giusti

Pordenone (venerdì, 2 maggio 2025) – Nel giorno dedicato ai lavoratori, la lista civica Il Bene Comune lancia un appello chiaro: basta morti sul lavoro, basta salari da fame. Serve un cambiamento radicale, che metta davvero la persona al centro del sistema economico.

di Monia Settimi

“Il Primo Maggio nasce da una ferita profonda: l’eccidio di Chicago del 1886. Da allora, la memoria di quella tragedia ci ricorda quanto sia costato conquistare diritti che oggi, troppo spesso, diamo per scontati”, scrivono gli esponenti del movimento. “Fu il fascismo a cancellare questa giornata, poi restituita al Paese come festa nazionale dopo la Liberazione. E oggi più che mai dobbiamo riscoprirne il significato”.

Nel 2024, le vittime sul lavoro sono già 1.090, 49 in più dell’anno precedente. Una statistica che fa male, che racconta di operai, tecnici, padri e madri che non tornano a casa. “Non possiamo abituarci a queste cifre – denuncia Il Bene Comune –. La sicurezza non è un modulo da compilare né un faldone da archiviare, ma una responsabilità concreta e quotidiana”.

Critiche anche alla normativa vigente: “Il Decreto Legislativo 81/08, per quanto importante, viene spesso ridotto a una caccia alle carte dopo le tragedie, invece di essere un punto di partenza per prevenire”. Servono più controlli, più ispettori, più risorse agli enti che vigilano.

Altro nodo cruciale: le retribuzioni. “Non è accettabile che, ancora oggi, in subappalti o lavori irregolari si paghino stipendi indecenti. E il problema riguarda anche i giovani, che iniziano il loro percorso lavorativo tra precarietà e paghe insufficienti a costruirsi una vita autonoma”.

L’appello va anche all’amministrazione comunale di Pordenone: “Chiediamo che ogni contratto pubblico garantisca rispetto per i lavoratori: salario equo e sicurezza come condizioni non negoziabili”.

“Per noi – concludono – questa non è solo una ricorrenza. È un momento per riflettere su quale società vogliamo costruire: più giusta, più equa, più umana”. E per questo invitiamo tutte e tutti a partecipare attivamente, anche alle urne, nei referendum dell’8 e 9 giugno, che toccano proprio i temi della dignità e della sicurezza nel lavoro.

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Last modified: Maggio 2, 2025
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