FIUME VENETO (domenica 29 dicembre 2024) – Il nomadismo digitale è spesso associato all’immagine perfetta di lavorare con un laptop sotto una palma, ma Giorgia Rizzetto e Antonio Raimondi, una coppia di Fiume Veneto, hanno dimostrato che può essere molto di più.
di Monia Settimi
Dopo tre mesi in Thailandia, il loro viaggio è diventato una storia di lavoro, scoperta e solidarietà, intrecciando volontariato e un desiderio profondo di fare la differenza.
Tutto inizia durante la pandemia. Antonio, consulente per l’azienda BizAway di Spilimbergo, parte per un anno in Thailandia, ma i suoi piani vengono sconvolti dal Covid-19. «Con un viaggio rocambolesco sono riuscito a tornare in Italia», racconta. Il sogno resta nel cassetto, fino all’incontro con Giorgia, educatrice in una cooperativa sociale.
Nel 2023, una vacanza in Thailandia accende in entrambi la voglia di vivere il Paese in modo più autentico. Giorgia prende una decisione coraggiosa: lascia il lavoro, e insieme partono per un’esperienza che cambierà le loro vite.
In Thailandia collaborano con Take Care Kids, una fondazione che protegge i bambini dallo sfruttamento sessuale e dal traffico di organi. Giorgia dedica le giornate ai piccoli, aiutandoli nelle attività quotidiane e costruendo legami profondi attraverso il gioco e il linguaggio non verbale. «Nonostante le difficoltà linguistiche, i sorrisi e i gesti ci hanno permesso di creare un rapporto speciale», racconta.
Antonio, invece, continua il suo lavoro grazie al nomadismo digitale, adattandosi al fuso orario, ma nel tempo libero si unisce alla fondazione. Partecipano a iniziative di autofinanziamento e distribuiscono beni di prima necessità nelle baraccopoli. «Pattaya è tristemente famosa per il turismo sessuale, ma il volontariato ci ha fatto scoprire un lato diverso di questa città. È stata un’esperienza che ci ha arricchito come persone».
Il loro viaggio non è solo una scoperta geografica, ma anche culturale. «La Thailandia non è quella che si vede sui social. È un Paese complesso, con grandi diversità. Devi viverlo per davvero, accettandone i lati positivi e comprendendone le sfide», spiega la coppia.
Un esempio è Pattaya, dove i turisti affollano i resort, ma basta spingersi pochi chilometri oltre per entrare nel “dark side”, una zona priva di illuminazione notturna e lontana dal turismo di massa: «Qui si respira la Thailandia autentica, quella che non trovi nelle brochure».
Dopo tre intensi mesi tra volontariato, lavoro e relax sulle spiagge, Giorgia e Antonio sono tornati in Italia per il Natale. Ma il loro spirito nomade non si ferma. In primavera sono pronti a ripartire, con destinazioni in vista come Barcellona o l’Albania.
«Il nomadismo digitale non è solo uno stile di vita, ma un’opportunità per scoprire, crescere e lasciare un segno nel mondo», concludono Giorgia e Antonio, dimostrando che un viaggio può essere molto più di una semplice vacanza.
Last modified: Dicembre 29, 2024