Pordenone (mercoledì, 11 giugno 2025) – Il quartiere di Torre a Pordenone torna al centro dell’attenzione per nuovi episodi di disagio giovanile, con giovani molesti e comportamenti intimidatori, alcuni persino con il volto coperto da passamontagna. Cresce la preoccupazione tra residenti e amministratori locali, mentre il consigliere comunale Francesco Saitta (Partito Democratico) rilancia l’allarme: “Non possiamo più affidarci a soluzioni temporanee. È urgente un intervento concreto, stabile ed educativo per affrontare davvero il problema.”
di Monia Settimi
Da anni, infatti, chi vive nel quartiere denuncia una situazione sempre più difficile, fatta di vandalismi, prepotenze e un senso generale di insicurezza. Per Saitta la soluzione non può essere solo repressiva, ma passa attraverso una doppia azione: più presenza costante delle forze dell’ordine e la creazione di un centro di aggregazione giovanile, in grado di offrire alternative concrete ai ragazzi e valorizzare le energie positive del territorio.
Durante l’ultimo consiglio comunale, la proposta è stata formalizzata, ma respinta per cavilli regolamentari. “Una decisione miope”, denuncia Saitta, “in un quartiere dove da anni si segnalano problemi legati al comportamento dei più giovani, è paradossale che non esista ancora uno spazio strutturato per loro. Non bastano le parole: bisogna investire dove c’è più bisogno, e farlo bene”.
Secondo il consigliere, il centro potrebbe diventare un punto di riferimento per il quartiere, lavorando in sinergia con le realtà di volontariato locale e rafforzando l’educativa di strada. Perché, conclude, “i progetti e i fondi pubblici hanno senso solo se arrivano nei luoghi giusti e producono risultati concreti”.
Last modified: Giugno 11, 2025