Pordenone (mercoledì, 28 maggio 2025) – Un intervento che cambia le regole del gioco. Al Santa Maria degli Angeli di Pordenone, l’équipe di Urologia guidata dal dottor Oliviero Lenardon ha realizzato qualcosa che fino a poco tempo fa era riservato a pochi centri d’eccellenza in Italia: un’operazione complessa per la rimozione di un tumore renale di grosse dimensioni, interamente eseguita con l’ausilio della chirurgia robotica.
di Monia Settimi
La procedura ha permesso di eliminare la massa tumorale, localizzata nel rene destro e con estensione fino alla vena cava inferiore, attraverso micro-incisioni millimetriche, riducendo al minimo l’impatto sul corpo del paziente. La vena è stata isolata, aperta e richiusa senza compromettere la circolazione, grazie alla precisione millimetrica consentita dalla tecnologia robotica.
A rendere questo intervento ancora più straordinario è il decorso: in appena cinque giorni, il paziente è potuto tornare a casa in buone condizioni, pronto a proseguire le cure previste. Un recupero che un tempo avrebbe richiesto settimane, ora possibile grazie all’innovazione medica.
“Siamo riusciti a dimostrare che anche a Pordenone possiamo gestire casi di altissima complessità – ha spiegato Lenardon – La chirurgia robotica rappresenta un salto di qualità che ci consente di garantire cure all’avanguardia, con meno dolore, meno rischi e un ritorno più rapido alla vita quotidiana”.
In passato, operazioni simili comportavano grandi incisioni addominali, un notevole stress per il corpo e lunghi periodi di ospedalizzazione. Oggi, invece, Pordenone diventa simbolo di un nuovo modo di fare medicina: più preciso, meno invasivo e decisamente più umano.
Un traguardo che non riguarda solo la sanità locale, ma che apre la strada a nuovi standard di eccellenza per tutta la Regione.
Last modified: Maggio 28, 2025
