Scritto da 10:10 pm Pordenone, Attualità, Top News

Un dono che scorre come acqua: dalla provincia di Pordenone nasce un pozzo per salvare vite in Etiopia

Polcenigo (venerdì, 11 luglio 2025) — A volte la solidarietà fa più rumore del silenzio del deserto. Dalla piccola provincia di Pordenone arriva un gesto che attraversa oceani e confini per raggiungere uno dei luoghi più assetati del pianeta: la regione di Gambela, nell’ovest dell’Etiopia.

di Monia Settimi

È qui, nella comunità di Gok, che sta prendendo vita un nuovo pozzo di acqua potabile, grazie a una donazione di 20.000 euro della Fondazione Ing. Luigi Bazzi e Madre Ida ETS. Un contributo concreto che si trasformerà in speranza liquida per centinaia di famiglie e bambini, molti dei quali sfuggiti ai conflitti del Sud Sudan e rifugiati in questa terra arida e dimenticata.

Il progetto, sostenuto dal Centro missionario della diocesi di Concordia-Pordenone, affonda le sue radici nella missione di don Filippo Perin, che da anni opera sul campo con dedizione instancabile. Il pozzo sarà dotato di un impianto elettrico moderno per garantire un flusso stabile e sicuro, ridando respiro a una zona da troppo tempo priva del bene più essenziale: l’acqua.

Questa iniziativa non è un caso isolato. Fa parte di un disegno più grande, disegnato dal cuore generoso di Floriana Varnier, che ha istituito un fondo specifico per i bambini africani. La sua visione ha permesso alla Fondazione Bazzi di espandere il suo impegno oltre i confini italiani, portando avanti una missione semplice ma potente: nessun bambino dovrebbe crescere senza acqua, né futuro.

Un piccolo paese del Friuli che regala acqua a chi non ne ha. E con essa, vita, dignità e possibilità. Perché a volte, la solidarietà scava più in profondità di qualunque pozzo.

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Last modified: Luglio 11, 2025
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