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Confini che uniscono: a Pordenone reportage e antropologia per riflettere su migrazioni e identità

Pordenone (giovedì, 16 ottobre 2025) — Oggi prende il via a Pordenone un ciclo di incontri che invita a guardare oltre i confini, fisici e culturali. L’associazione Thesis, nell’ambito di Dedica Incontra e del programma GO! 2025 – Nova Gorica e Gorizia Capitale europea della cultura, propone due appuntamenti per riflettere su migrazioni, identità e dialogo tra popoli.

di Monia Settimi

Il primo incontro, oggi alle 18 alla Biblioteca Civica, è con il giornalista, fotografo e regista Valerio Nicolosi, autore del libro “Attraversare i confini”. In dialogo con Claudio Cattaruzza, Nicolosi porta il pubblico nei luoghi più delicati delle frontiere europee e mediterranee, raccontando il confine vissuto sulla pelle di chi lo attraversa. Dal Mediterraneo ai Balcani, dai muri visibili a quelli invisibili, il reportage di Nicolosi diventa un potente esercizio di empatia: comprendere la fragilità dei privilegi e la forza di chi lotta per superarli.

Giovedì 23 ottobre, alle 18, sarà la volta dell’antropologa Giustina Selvelli, con il libro “Capire il confine. Gorizia e Nova Gorica: lo sguardo di un’antropologa”. In dialogo con Martina Napolitano, Selvelli esplora il confine come laboratorio di convivenza, intrecciando storia, migrazioni, lingue e identità culturali in un territorio che ha conosciuto divisioni, rinascite e continui mutamenti.

Due appuntamenti, due sguardi complementari, un filo rosso: far capire che i confini non sono solo ostacoli, ma strumenti per osservare, comprendere e dialogare. In un’Europa sempre più interconnessa, queste conversazioni diventano tappe essenziali per chi vuole leggere il mondo con occhi nuovi.

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Last modified: Ottobre 17, 2025
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