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Da Prata di Pordenone al Brasile: al Teatro Pileo la prima italiana del film sulla famiglia Cereser

Prata di Pordenone (martedì, 7 ottobre 2025) — Venerdì 10 ottobre, alle 20.30, il Teatro Pileo ospiterà la prima italiana del film “Onde há vida, há esperança – Dove c’è vita c’è speranza”, diretto dal regista brasiliano Rodrigo Rodrigues. L’opera racconta la straordinaria epopea della famiglia Cereser, partita da Prata di Pordenone alla fine dell’Ottocento per cercare fortuna oltreoceano, diventando un simbolo dell’emigrazione friulana in Brasile.

di Monia Settimi

L’evento è promosso da Efasce – Pordenonesi nel Mondo con il patrocinio del Comune di Prata di Pordenone e rappresenta un momento di grande valore identitario e culturale, capace di unire due comunità lontane ma legate da un passato comune.

La proiezione si inserisce nel Patto di amicizia siglato nel 2022 tra Prata di Pordenone e Jundiaí, la città brasiliana che accolse la famiglia Cereser e dove oggi sorge la CRS Brands, una delle più importanti realtà vitivinicole del Sud America. Il film diventa così un ponte ideale tra Friuli e Brasile, due terre unite dal lavoro, dal coraggio e dalla memoria.

Al centro della storia c’è Santo Cereser, nato nel 1838, che nel 1887 lasciò il Friuli con la moglie Maria Piacentini e i loro sette figli per raggiungere il Brasile. A Jundiaí fondò una piccola azienda agricola che, nel tempo, si trasformò in una grande impresa familiare. Il film ricostruisce il viaggio transoceanico, le difficoltà dell’integrazione e la tenacia di chi, pur partendo dal nulla, seppe costruire un futuro di dignità e successo.

Dalla terra friulana ai vigneti brasiliani, la famiglia Cereser ha mantenuto salde le proprie radici, dando vita alla CRS Brands, oggi nota per la produzione di spumanti, sidro e vini. Tra i discendenti, Humberto Cereser, attivo nella vita amministrativa di Jundiaí, continua a coltivare il legame con le origini friulane, rafforzando il dialogo culturale ed economico tra i due Paesi.

“Onde há vida, há esperança” non è solo il racconto di una famiglia, ma un omaggio collettivo alle migliaia di italiani che lasciarono la propria terra alla ricerca di una vita migliore. La serata al Teatro Pileo diventa così una celebrazione della memoria migratoria friulana, un invito a guardare al passato come fonte di identità e speranza.

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Last modified: Ottobre 7, 2025
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