PORDENONE (martedì 21 gennaio 2025) – Il 27 gennaio, Giornata della Memoria, diventa per Pordenone un momento intenso di riflessione e partecipazione collettiva. La città, come ogni anno, si prepara a commemorare le vittime della Shoah e del regime nazi-fascista con un calendario di eventi pensato per coinvolgere tutte le generazioni.
di Monia Settimi
Tra le iniziative più significative spicca la mostra “Qui era… qui è. Nelle pietre è fissata la memoria”, visitabile fino al 31 gennaio al primo piano della Biblioteca Civica. Questo viaggio nel passato racconta la storia delle Pietre d’Inciampo posate a Pordenone tra il 2020 e il 2025, con foto e documenti realizzati in collaborazione con il Liceo Leopardi-Majorana e l’Archivio Storico Comunale.
Le Pietre d’Inciampo, simboli silenziosi ma potenti, ricordano chi ha perso la vita sotto il giogo della violenza nazi-fascista. Dal 2020, Pordenone si è unita al Museo Diffuso delle Pietre d’Inciampo, che abbraccia tutta Europa con oltre 80.000 pietre. A oggi, sono 29 le pietre installate in città, ma altre cinque verranno posate il 23 gennaio, in luoghi come piazza della Motta e via Dogana Vecchia, grazie al contributo degli studenti del Liceo Leopardi-Majorana.
Il cuore delle celebrazioni si terrà il 27 gennaio, con la deposizione delle corone al Monumento del Deportato e alla Targa commemorativa in corso Garibaldi, seguite dalla consegna delle Medaglie d’Onore all’Auditorium Concordia.
Non mancheranno momenti culturali di grande impatto. La mattina del 27, lo spettacolo teatrale “Dal campo di calcio ad Auschwitz”, che narra la toccante storia dell’allenatore ebreo Árpád Weisz, coinvolgerà gli studenti e sarà replicato per il pubblico alle 20:30 al Don Bosco. Nel pomeriggio, il percorso guidato “Ritratto di una città in pezzi” porterà i partecipanti nei luoghi simbolo della deportazione pordenonese, offrendo una narrazione immersiva grazie a cuffie wireless e audioguide.
Il 29 gennaio, all’ex Convento di San Francesco, il recital musicale “Friedl e i bambini di Terezín” ricorderà Friedl Dicker-Brandeis, l’artista che trasformò l’arte in uno strumento di resistenza per i bambini deportati a Theresienstadt.
Per i giovani, il ricco programma proseguirà con proiezioni di documentari, laboratori interattivi, incontri con testimoni diretti come Ib Katznelson, e visite guidate a luoghi emblematici come la Risiera di San Sabba e il Memoriale Italiano di Auschwitz.
Ogni evento è un invito a non dimenticare, ma anche a comprendere e tramandare. Il programma completo è disponibile su comune.pordenone.it/memoria.
Last modified: Gennaio 21, 2025