Pordenone (lunedì, 9 giugno 2025) – Il piano da tre milioni di euro annunciato il 7 giugno dall’assessore regionale alla Salute, Riccardo Riccardi, per sostenere gli studenti di infermieristica, riaccende il dibattito politico. A contestare il tempismo dell’iniziativa è il consigliere regionale Nicola Conficoni (PD), che rivendica la paternità della proposta e punta il dito contro l’immobilismo della Giunta.
di Monia Settimi
“Una misura giusta, ma tardiva”, è il messaggio di Conficoni. “Parliamo di una proposta che il Partito Democratico aveva già messo sul tavolo due anni fa. Non è una questione di chi arriva primo, ma di quanto tempo è stato perso prima di mettere in pratica un’idea di semplice buonsenso, in un momento in cui il sistema sanitario ha un disperato bisogno di rinforzi”.
Per il consigliere dem, l’annuncio di Riccardi rappresenta un’ammissione implicita: “Se oggi si riprende quanto avevamo suggerito allora, vuol dire che la nostra visione era corretta. Ma nel frattempo, la Regione ha scelto di non ascoltare, ignorando soluzioni concrete in grado di attrarre nuovi professionisti e sostenere chi è già in servizio”.
Secondo Conficoni, il ritardo pesa: “La carenza di personale sanitario è un problema nazionale, ma questa Giunta ha le sue responsabilità. Incentivare la formazione, rendere attrattiva la professione e investire sul capitale umano sono passi fondamentali per salvare la sanità pubblica. Se finalmente ci siamo arrivati, è solo un bene — anche se ci si è mossi con due anni di ritardo”.
Last modified: Giugno 9, 2025
