Pordenone (mercoledì, 4 giugno 2025) – Tecnologia, precisione e recuperi lampo: è questo il nuovo volto dell’ortopedia all’ospedale Santa Maria degli Angeli di Pordenone, dove in un solo anno sono stati superati i 100 interventi di protesi all’anca e al ginocchio grazie alla chirurgia robotica.
di Monia Settimi
Protagonista di questa rivoluzione è Mako, un sofisticato robot-chirurgo che lavora fianco a fianco con l’équipe diretta dal dottor Luigi Corso, trasformando l’operazione in un intervento su misura, calibrato millimetro per millimetro.
“Rispetto alle tecniche tradizionali, i vantaggi sono enormi: recuperi più rapidi, impianti più duraturi, meno complicazioni post-operatorie”, spiega con soddisfazione il dottor Corso. “Il robot aumenta la precisione e permette di ottenere risultati estremamente personalizzati”.
La procedura comincia prima dell’intervento, con una TAC ad alta definizione che mappa la struttura ossea del paziente. Da lì si costruisce un modello 3D e si pianifica ogni fase dell’operazione. Durante l’intervento, il braccio robotico segue le istruzioni del chirurgo, usando strumenti intelligenti e altamente sensibili.
Il risultato? Interventi più sicuri, tagli ridotti, un ritorno alla normalità più veloce per i pazienti e un approccio sempre più orientato all’eccellenza tecnologica.
“Il merito va anche alla nostra squadra – conclude Corso – professionisti appassionati e aggiornati, che hanno abbracciato con entusiasmo questo nuovo modo di operare. La chirurgia robotica è il futuro, e a Pordenone è già realtà”.
Last modified: Giugno 4, 2025