Pordenone (mercoledì, 8 ottobre 2025) — Il Coordinamento Nazionale Docenti della disciplina dei Diritti Umani (CNDDU) lancia un appello alle istituzioni e all’opinione pubblica: rafforzare il ruolo dei Garanti per la disabilità, figure chiave per garantire diritti e inclusione a livello territoriale.
di Monia Settimi
Con l’entrata in vigore del D.lgs. 20/2024, è stato istituito il Garante nazionale dei diritti delle persone con disabilità, un passo importante per la tutela di milioni di cittadini. Tuttavia, secondo il CNDDU, la presenza capillare di Garanti comunali e regionali è altrettanto essenziale, perché solo un presidio radicato sul territorio può intercettare le esigenze quotidiane delle persone con disabilità.
Questi Garanti svolgono funzioni delicate: ricevere segnalazioni, monitorare i servizi sociali, promuovere l’accessibilità e dialogare con le amministrazioni. Ma troppo spesso operano a titolo volontario, senza un compenso adeguato. Questa condizione rischia di ridurre l’efficacia del loro ruolo.
Per questo il CNDDU propone una misura concreta: un indennizzo fisso di 1.200 euro mensili, finanziato da fondi vincolati di bilancio o trasferimenti statali e regionali. Una spesa sostenibile, pari a circa 0,05% del bilancio medio di un Comune, che permetterebbe di garantire continuità e professionalità. Nei piccoli Comuni si potrebbe ricorrere a Garanti associati, per contenere i costi e assicurare comunque un servizio stabile.
L’investimento, secondo il Coordinamento, non rappresenta un peso insostenibile, ma un atto di giustizia sociale: un Garante adeguatamente sostenuto può prevenire contenziosi, migliorare i servizi e alleggerire il lavoro delle amministrazioni, trasformando il ruolo in un vero presidio per i diritti umani.
Il CNDDU invita Parlamento, Governo e ANCI a definire una cornice normativa uniforme che assicuri strumenti e risorse certe ai Garanti locali. Solo così, afferma il professor Romano Pesavento, “la tutela delle persone con disabilità potrà diventare un diritto stabile e non un impegno occasionale”.
Last modified: Ottobre 8, 2025

