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Lago di Barcis, 12 milioni spesi e il problema resta: tre progetti sul tavolo

Barcis — Da decenni il Lago di Barcis è al centro di un problema che sembra senza soluzione. I continui depositi di ghiaia, massi e detriti dai torrenti che lo alimentano fanno alzare il livello delle acque, causando allagamenti frequenti e isolando la Valcellina dalla rete viaria pordenonese. Negli ultimi cinque anni, la Regione ha stanziato oltre 12 milioni di euro per interventi di sghiaiamento che però, come spesso accade, si sono rivelati soluzioni temporanee e insufficienti.

di Monia Settimi

Per avere un risultato duraturo servirebbe rimuovere circa 450.000 metri cubi di ghiaia, ma negli ultimi cinque anni sono stati tolti poco più di 140.000 metri cubi, mentre altri 80-90 mila si sono nuovamente accumulati. Un ciclo che rende gli sforzi economici quasi vani.

Da trent’anni si discute di una soluzione definitiva e oggi ci sono tre progetti principali sul tavolo:

  1. Una galleria sotto il monte Spia per convogliare 140 camion di ghiaia al giorno evitando il centro di Montereale, con un costo stimato di 190 milioni di euro.
  2. Un nastro trasportatore di 7,7 km che porta la ghiaia dalla riva del lago alla periferia di Montereale, costi di costruzione pari a 108 milioni e gestione annua di oltre 350.000 euro.
  3. Una teleferica che attraversa la Pala d’Altei fino a Montereale, meno costosa (meno di 50 milioni), ma con maggiore impatto ambientale e capacità limitata di smaltimento.

La Regione, nonostante la scelta della galleria, sembra ferma. Secondo il consigliere PD Nicola Conficoni, le richieste di finanziamento sono ferme da due anni e si continua a procedere con interventi spot, incapaci di risolvere il problema alla radice.

Il Lago di Barcis resta così simbolo di una contesa politica e tecnica, dove soldi, progetti e emergenze si intrecciano senza ancora offrire una soluzione concreta alla comunità.

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Last modified: Ottobre 26, 2025
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