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Mao e i Delta V, trent’anni dopo: la scena alternativa italiana torna a intrecciarsi sul palco

Fontanafredda — Un ritorno che unisce passato e presente. Sabato 8 novembre all’Astro Club di Fontanafredda (Pordenone) Mao aprirà il concerto dei Delta V, inaugurando il tour che accompagna l’uscita di “In fatti ostili”, nuovo album del duo milanese pubblicato da Universal Music Italia. È l’incontro tra due protagonisti della scena alternativa italiana, legati da una storia comune che risale agli anni Novanta e da un’affinità artistica che resiste nel tempo.

di Monia Settimi

Cantautore, volto iconico dell’epoca d’oro di MTV, attore e conduttore, Mauro Gurlino – in arte Mao – ha attraversato tre decenni di cultura pop con ironia e spirito libero. Con i Delta V, la collaborazione nasce nel 1999 con il brano “La mia cosa”, incluso in “Psychobeat”, e prosegue con la sua apparizione nel videoclip di “Il primo giorno del mondo”, in cui interpreta un prete accanto ad Angela Baraldi e Garbo.

Ora quella connessione artistica trova nuova linfa dal vivo. «Con Carlo Bertotti e Flavio Ferri c’è un’amicizia che dura da trent’anni – racconta Mao –. Ritrovarsi sullo stesso palco è come chiudere un cerchio e aprirne un altro. Porterò in anteprima alcune canzoni del mio prossimo album, un progetto che mi rappresenta profondamente e che vedrà la luce nel 2026.»

Il concerto dei Delta V sarà un viaggio tra suoni e immagini, una performance costruita come un racconto sensoriale che attraversa tre decenni di ricerca elettronica e raffinatezza melodica. Insieme a Bertotti e Ferri ci saranno Marti alla voce, Nicola Manzan (chitarra e violino, già con Baustelle e Il Teatro degli Orrori) e Simone Filippi alla batteria (ex CCCP e Üstmamò).

Dopo l’esordio all’Astro Club, il tour toccherà alcuni dei club più rappresentativi della scena live italiana: Pozzuoli, Livorno, Roma, Seregno, Corneliano d’Alba, Bagno a Ripoli, Torino e Vignola. I biglietti, al costo di 15 euro, sono disponibili sul circuito DICE.

Con “In fatti ostili”, i Delta V tornano a sei anni di distanza dal precedente “Heimat”, confermando la loro capacità di raccontare la contemporaneità con suoni sofisticati e atmosfere cinematografiche. Prodotto da Roberto Vernetti e Paolo Gozzetti, il disco intreccia elettronica, introspezione e visioni urbane, nel segno di quella poetica musicale che da sempre contraddistingue il duo.

Per Mao, invece, l’apertura del tour segna l’inizio di una nuova stagione creativa. Dopo l’esperienza con Mao e la Rivoluzione, le collaborazioni con Max Gazzè e Morgan, e gli anni trascorsi tra radio, televisione e cinema, il cantautore torinese torna sul palco con la leggerezza di chi ha ancora molto da dire e da suonare.

Una serata che riunisce due percorsi paralleli della musica indipendente italiana: due visioni diverse ma affini, che tornano a incrociarsi in un tempo in cui l’eleganza del suono e la profondità della parola sembrano ancora avere molto da raccontare.

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Last modified: Ottobre 28, 2025
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