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Pordenone più illuminata, ma la sicurezza resta un nodo: “Serve il vigile di quartiere”

Pordenone (martedì, 1° luglio 2025) – Luci accese tra i parchi San Carlo e San Valentino, ma la vera sfida per la sicurezza urbana è ancora tutta da giocare. Lo sostiene con forza Nicola Conficoni, consigliere comunale del Partito Democratico, che in vista del prossimo Consiglio chiede un passo in più: l’introduzione del vigile di quartiere. Una figura di prossimità che – secondo Conficoni – può davvero fare la differenza nel contrasto a furti, vandalismi e insicurezza percepita.

di Monia Settimi

Il tema della sicurezza urbana torna centrale con l’approvazione in aula della variazione di bilancio da 70mila euro, destinata a finanziare la nuova illuminazione pubblica tra i due grandi parchi cittadini. Un’area molto frequentata, ma da sempre considerata poco sicura nelle ore serali. «È positivo che il Comune abbia raccolto la nostra proposta di installare punti luce in quel tratto buio – commenta Conficoni – ma non basta: serve una strategia ampia, che includa controllo del territorio, mediazione sociale e rigenerazione urbana».

Il consigliere punta anche il dito contro alcune promesse elettorali disattese. «Durante la campagna elettorale, l’attuale sindaco Alessandro Basso aveva promesso un presidio fisso in via Mazzini. Oggi, ci troviamo con un semplice punto d’appoggio al parco Querini, privo di continuità operativa. Inoltre, la gestione interna dei permessi Ztl sottrae agenti alla sorveglianza in strada: sarebbe opportuno esternalizzarla per restituire risorse alla sicurezza».

Infine, l’affondo al Governo: «Le forze di maggioranza hanno tradito la promessa di potenziare la polizia di Stato», osserva Conficoni, sottolineando anche la mancata adesione ai patti locali previsti dalla legge regionale del 2021. Una città più sicura, insomma, non si costruisce solo con le luci. Serve presenza, ascolto e intervento.

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Last modified: Luglio 1, 2025
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