Scritto da 6:53 pm Pordenone, Cronaca, Top News

Unabomber, conto alla rovescia: presto i nomi dei “contaminatori” dei reperti

Pordenone (lunedì, 20 ottobre 2025) — Dopo oltre vent’anni di indagini e misteri, il caso Unabomber è di nuovo a un bivio. L’udienza di incidente probatorio svoltasi oggi ha chiuso una delle fasi più delicate dell’inchiesta, ma non ancora il fascicolo: ora tocca alla Procura di Pordenone, che nei prossimi giorni dovrà decidere se archiviare definitivamente o tentare un ultimo passo avanti.

di Monia Settimi

Il lavoro dei periti Giampietro Lago ed Elena Pilli, racchiuso in un documento mastodontico di oltre diecimila pagine, ha escluso che i cinque profili genetici individuati sui reperti corrispondano agli undici indagati. Tuttavia, l’analisi ha svelato un dettaglio che rischia di riaccendere le polemiche: la presenza di sei peli contaminanti, quattro dei quali riconducibili a due agenti di polizia giudiziaria. Gli altri due, invece, restano di origine ignota.

I nomi dei due presunti “contaminatori” non sono ancora pubblici: il loro anonimato è tutelato nel documento ufficiale. Ma, su richiesta delle difese, il giudice Flavia Mangiante ha autorizzato la rivelazione delle identità alle parti. Una decisione attesa entro pochi giorni che potrebbe gettare nuova luce — o nuove ombre — su un’inchiesta segnata da errori e sospetti sin dall’inizio.

L’avvocato Maurizio Paniz, legale di Elvo Zornitta, non nasconde l’amarezza: “È un diritto sapere chi ha maneggiato quei reperti. Zornitta ha pagato vent’anni di vita per una contaminazione: ora vogliamo la verità”.

Anche gli altri difensori invocano chiarezza. “Due peli restano senza nome: potrebbero appartenere all’attentatore o a persone mai identificate”, osserva Alessandra Devetag.

Ora tutto è nelle mani del pm Federico Frezza, chiamato a chiudere il cerchio. Ma, come già accaduto in passato, l’enigma di Unabomber sembra destinato a rimanere sospeso tra silenzio, dubbi e attese.

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Last modified: Ottobre 20, 2025
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